Nell’allevare questi cani di razza nulla da togliere al canide generico, cosiddetto meticcio o cane comune. Credo e auspico il rispetto per il cane in genere, oggi richiesto anche in termini di legge, a causa di scriteriati episodi maldestri.

Consapevole che il cane accompagna l’uomo da 15 mila anni, ritengo questa ancora oggi una relazione utile e fondamentale per l’equilibrio stesso delle cose. Da ragazzo ho preso passione osservando le peculiarità di alcune razze canine quando queste doti erano inclini al buon rapporto cane/uomo; ho poi notato che dietro a quel particolare soggetto di una razza c’era il nome di un valido allevatore che aveva mantenuto e vissuto una positiva relazione anche con i capostipiti. Fu subito passione, desiderio di creatività, amore per la vita, proprio come un canto di libertà.

Si capirà leggendomi in seguito che traggo dalla gestione dell’allevamento anche un beneficio spirituale, quello dell’uomo vicino alla essenza. Sono però pignolo nel selezionare il carattere delle razze di mio attuale interesse, convinto che così facendo potrò facilmente destinare poi questi cuccioli ad una vita inevitabilmente moderna dove i proprietari saranno facilitati nell’incontrare un cane già naturalmente portato alla domesticità fino anche alla città.

Crescendo i cuccioli dedicandogli molte ore non trascuro mai l’imprinting fondamentale che avranno nei primi due mesi di vita, momento delicato in cui si gettano le fondamenta della futura psiche del soggetto. Molto termini di carattere puramente etologico li risparmio ad un pubblico interessato al senso pratico delle cose. In poche parole benessere per il cane e benessere per l’uomo.